Mar 4

Quel “Pallido Punto Blu” nello spazio: il progetto celebrativo all’OA Abruzzo

In occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla sua fondazione, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU – International Astronomical Union) ha voluto rendere omaggio ad una delle immagini più incredibili della storia dell’Astronomia recente, divenuta famosa come “The Pale Blue Dot — Il Pallido Punto Blu”, e al breve saggio “Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space”, ad essa dedicato dall’astronomo e divulgatore scientifico americano Carl Sagan, promuovendo il progetto internazionale dal titolo “Un pallido punto blu: l’Astronomia per una cittadinanza mondiale e per la sensibilizzazione all’educazione ambientale”.

Immagine ottenuta rielaborando, con le nuove tecniche di analisi, i fotogrammi originali presi dalla Voyager 1 il 14 febbraio 1990. Il Sole si trova nella direzione verso il basso, dove la luminosità è maggiore. Crediti: NASA/JPL-Caltech.

Il progetto celebra i 30 anni dalla pubblicazione, nel 1990, della celebre “foto” della Terra –“The pale Blue Dot” appunto– “scattata” dagli strumenti sulla missione Voyager I della Nasa, quando si trovava ai confini del nostro sistema solare, poco prima di spegnerli per risparmiare energie e proseguire nello spazio profondo. Nella foto il Pianeta Terra è visibile come una piccola macchiolina di un pallido colore blu che si scorge tra i raggi luminosi del Sole, visibili come pennellate luminose sullo sfondo scuro. Fu Carl Sagan ad avere l’idea di puntare gli strumenti del Voyager verso la Terra per “scattare” questa storica fotografia e a descriverne nel suo saggio, oltre alla valenza scientifica, il forte richiamo ai valori di accoglienza ed integrazione nei confronti di qualsiasi minoranza e di grande attenzione e sensibilizzazione verso la salute della Terra. Il tema principale del progetto dell’Unione Astronomica Internazionale, oltre a sottolineare l’importanza scientifica della foto, prende spunto e approfondisce anche i temi proposti da Sagan nel suo libro.

L’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo ha partecipato al progetto con i ricercatori Michele Cantiello e Sergio Cristallo, insieme agli alunni delle classi elementari dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Castellalto e alle maestre di riferimento.

Più di 100 bambini hanno avuto modo, non solo di comprendere le implicazioni scientifiche della storica immagine, ma anche di rielaborare l’importanza e la profondità delle parole scritte da Sagan. Gli alunni hanno mostrato grande sensibilità ed entusiasmo verso i temi dell’accoglienza, della conservazione e “cura” del nostro pianeta, per questo IAU ha conferito loro il “Certificato di Partecipazione” a questa importante iniziativa.

Comments are closed.