Giu 5

Con Eris, anatomia di un gigante della Lepre

Contrasto, risoluzione e sensibilità: queste le tre caratteristiche nelle quali – osservando AF Lep b, un super gioviano a 88 anni luce da noi – ha mostrato di poter eccellere lo strumento Eris, un imager e spettrografo montato sul Very Large Telescope dell’Eso, in Cile, sviluppato in parte in Italia, negli osservatori INAF di Arcetri, Teramo e Padova. Lo studio guidato dall’Eth di Zurigo è pubblicato sulla rivista scientifica Astronomy & Astrophysics.

Spiega Mauro Dolci, direttore dell’Osservatorio, «L’unità di calibrazione di Eris è stata realizzata presso l’INAF OA d’Abruzzo, grazie ad un eccellente lavoro di squadra che ha visto in ruoli cruciali Gianluca Di Rico, Angelo Valentini, Amico Di Cianno e Ivan di Antonio e ha coinvolto in modo determinante anche il personale dell’amministrazione. Il lavoro pubblicato oggi su Astronomy & Astrophysics è stato reso possibile grazie all’estrema precisione con cui è possibile eseguire le osservazioni astronomiche con questo strumento, date le sue caratteristiche assolutamente innovative. L’unità di calibrazione di Eris è servita fin da subito per l’integrazione dei moduli di cui è costituito lo strumento, e continua a fornire un riferimento fondamentale per dare un significato fisico quantitativo ai dati acquisiti al telescopio».

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Immagine di copertina: Rappresentazione artistica dell’esopianeta AF Leporis b. Crediti: Nasa.

 

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